La Gatta Sul Tetto

21 luglio 2008

il canto delle cicale

Filed under: Blog Notes — lagattasultetto @ 12:31 PM
son giorni pesanti negli uffici questi, soprattutto quando si arriva di lunedì mattina e si scopre che uno degli unici vantaggi dello stare qui (l’aria condizionata) non è disponibile.
 
e arrivare a venerdì sembra molto più difficile.
 
se guardo poi al calendario vedo che i giorni che mi separano dalle vacanze sono tanti da un alto e pochi dall’altro. tanti perchè venire qui con il caldo e la stanchezza dell’anno è pesante, pochi perchè le cose da fare sono tantissime prima delle ferie.
 
insomma, quest’anno sto arrancando verso le vacanze e forse le desidero come non mai.
 
come qualcuno di voi saprà, poi, quest’anno si avvicina a grandi passi un trullo. con le immancabili conseguenze, perchè, anche se sta tutto sommato bene, ci sono dei lavoretti da fare ed è una corsa contro il tempo per terminarli prima di agosto (come continua a spergiurare chi li farà… mah…), ma per noi il tempo si limita al weekend, ossia al sabato mattina (il pomeriggio molti negozi sono chiusi…)…
insomma è tutto un gran correre…
anche se già si pregustano le serate (probabilmente stravolti) a guardare la campagna seduti sul bel salottino comprato sabato (magari con un mojito fatto con la menta selvatica che cresce libera intorno al trullo…), o i pomeriggi a strappare le erbacce davanti a casa (glom ) o a prendersi cura della lavanda che voglio piantare, del basilico che sicuramente pianterò o dei capperi che don vincenzo mi ha promesso mi insegnerà a coltivare…
 
la mente insomma, mentre riempio tabelle e colleziono documenti, rivedo contratti e controllo fatturazioni e incassi, vaga verso tutt’altri spazi, cullato dal canto delle cicale fuori dal mio ufficio…
 
vorrei tornare, ecco, non proprio ai giorni del liceo, quando da metà giugno a metà settembre era tutta una vacanza, tanto che dopo ferragosto  si cominciava pure a non vedere l’ora di tornare a scuola, a comprare il diario nuovo e a sfogliare quelle pagine bianche, impazienti di riempirle di un nuovo anno di vita e di avvenimenti.
ma almeno ai tempi dell’università, nei quali, se ci si organizzava bene, da metà luglio si era al mare e tanti saluti…
magari con il libro del primo esame della sessione autunnale in valigia, ma giusto per…prenderci confidenza….
 
 
 

20 commenti »

  1. Proprio ieri, mentre scrivevo il mio ansiogeno post, sentivo il canto delle cicale, e per l\’ennesima volta ho pensato a quanto a volte quel suono mi sembri musica. Quanto mi piace…!
     
    Riflettevo: da metà luglio sono più o meno in ferie…ho con me i libri per gli esami d\’autunno…ci sto quasi prendendo confidenza…C\’è poco da fare, ho l\’impressione che nonostante tutto, resto un\’adolescente, al massimo un\’universitaria!!! E tutto ciò, per certi versi, fa proprio bene!
     
    Buona settimana!

    Commento di agnese — 21 luglio 2008 @ 12:52 PM | Rispondi

  2. Anch\’io sento addosso di non poterne più di questa vita cittadina di lavoro, che si trascina pesante tra i frenetici preparativi per le vacanze, con tutte quelle cose che immancabilmente bisogna fare prima di partire. La frase più comune di Luglio, a casa e in ufficio è "Senti (pausa) prima di partire per le vacanze…..".
     
    Pensavo che questo stato psichico così fastidioso fosse dovuto alla stanchezza di un anno. Così quest\’annp ho preso una settimana di ferie che è cominciata venerdì 4 pomeriggio e (complice una bella montagna) sono tornato a Roma dopo otto giorni bello riposato.
     
    Ma nulla da fare. La sensazione che tu descrivi è sempre lì.
     
    Non dipende dalla stanchezza, ma è qualcosa di più impalpabile. E\’ come se, considerato il poco empo che manca alle vacanze estive, io mi fossi oramai convinto di non poter cogliere altre opportunità di realizzazione umana, ma solo sbrigare faccende necessarie prima di partire.
     
    Luglio, per chi è ancora in città, è un mese di obblighi e scadenze noiose.

    Commento di Oreste — 21 luglio 2008 @ 1:29 PM | Rispondi

  3. … zi zi zi zi zi zi zi zi … stò cicaleggiando … 🙂
    come sai, quest\’anno di lavoro è stato simpaticamente interrotto da qualche giorno di vacanza fuori programma … certo, non è stata una "vacanza" intesa come relax … anzi, piuttosto un tour de force … e forse, proprio per questo motivo … non vedo l\’ora di staccare veramente la spina con il tran tran quotidiano … dai, manca poco!!!
    PS: io non ho mai "vista l\’ora" di tornare a scuola … forse … ero anormale … 🙂
     

    Commento di Lilla — 21 luglio 2008 @ 2:46 PM | Rispondi

  4. mmmm… che voglia di vacanza…. :-)Peccato che le mie sono ancora lontane… Ottobre e niente mare… :-(A Roma con una mia amica che non è male comunque, no?:-D

    Commento di Katie — 21 luglio 2008 @ 10:07 PM | Rispondi

  5. Un Mojito?!?!?!?!? BUUUUUUUU! Abbasso gli OGM!!!!!
    Latte e menta, magari… o orzata! Se proprio vuoi alcolizzarti, un bel primitivo di Manduria! Sennò che l\’avete comprato a fà?!?!? :7)
    Magari ci accompagnate una bella frisella, una puccia, qualche scagliozzo… ma il Mojito nooooo! :7)

    Commento di Stano — 22 luglio 2008 @ 8:05 am | Rispondi

  6. Non sai quanto desidererei tornare alle vacanze di tre mesi, a giocare in cortile con gli amici, ad aspettare che mia nonna mi chiami in casa per mangiare. Momento di nostalgia…
    …e invece sono in ufficio. E ieri ho anche tamponato una tizia in macchina che ha deciso di inchiodare per far passare una vecchietta sulle strisce pedonali. L\’altruismo è dannoso.
     
    Smack B)

    Commento di Andrea — 22 luglio 2008 @ 9:12 am | Rispondi

  7. dettaglio: oh, santo cielo, ma che dici??? la puccia è leccese…NON SI POSSONO MESCOLARE CUCINE COSI\’ DIVERSE!!!
    (i pugliesi sono leggermente campanilisti fra paese e paese…figurarsi una provincia con l\’altra!!!!)…le friselle sono transnazionali quindi ok..lo sgagliozzzo pure ci può stare, ma la puccia, ahimè! è lo stesso che il riso alla cantonese
    🙂
    per il primitivo e il latte di mandorla (più che l\’orzata…e anche qui potremmo lungamente discutere sugli OGM del prodotto in questione…) ci possiamo stare, ma…toglietemi tutto ma non mojito e margarita!!!!
     
    🙂
     
    vuol dire che….ti offrirò la menta che geneticamente modificata non è dato che cresce allo stato brado….
     
    😉

    Commento di La Gatta — 22 luglio 2008 @ 12:24 PM | Rispondi

  8. andrea borla: la nonna che chiama per mangiare!!! la mia suonava un campanello (più o meno verso mezzogiorno, con concessioni per le dodici e mezza se eravamo noi…) per chiamarci a pranzo e cena…e noi, che eravamo in giardino o nel salone al piano di sotto dovevamo correre!!!
     
    snif!!!
     
     

    Commento di La Gatta — 22 luglio 2008 @ 12:25 PM | Rispondi

  9. Il panetto di latte di mandorla è messinese!
    Qui si bara!
     
    Snif! Che nostalgia delle vacanze dei tempi della scuola!
    Quando mi diplomai, la mia maestra delle elementari mi disse. "goditi questa estate perché sarà la più lunga della tua vita":
    Come aveva ragione! Sicuramente anche la più spensierata.
     
    I capperi sono difficili da far "attecchire" dove si decide (da soli, invece, crescono che è una bellezza), cercano muri e sassi, ma ce la puoi fare: mia Madre c\’è riuscita (ed adesso la "capperaia" si è impadronita di un muretto di contenimento!).
    Sarà dura cogliere i capperi, che in realtà sono i futuri fiori e non i frutti, perchè, quando scoprirai il fiore, così profumato delicato ed effimero, te ne innamorerai.
     
    Buon lavoro al trullo!
    kalispera
     

    Commento di Kalispera — 22 luglio 2008 @ 1:35 PM | Rispondi

  10. So perfettamente che la puccia è leccese (come il pasticciotto), dato che lo nacqui (leccese, non puccia hehehehe), ma la vecchia faida tra leccesi, baresi e brindisini vale solo per i terroni DOP, non per quelli emigrati :7)
    Mojito e margarita? Ma dimmi tu… chi l\’avrebbe detto!

    Commento di Stano — 22 luglio 2008 @ 1:50 PM | Rispondi

  11. dettaglio: io sono pugliese per matrimonio (non so se si acquisisce la pugliesità come la cittadinanza….), per l\’esattezza barese….
    quindi devo fare molta attenzione a dove metto…i denti…potrei suscitare ire funeste…..
     
    (le pucce sono buonissime, i pasticciotti meravigliosi, lecce è favolosa!!!!! ma…shhhht!!!!!!)
     
    kalispera: don vincenzo mi ha promesso (oltre a ulteriori capperi quando torniamo, dispiacendosi per non averceli fatti trovare questa volta) che mi insegnerà a farli crescere…vediamo un po\’….intanto mi pappo (ed essicco) la mia menta selvatica….
     
    vi terrò aggiornati sui miei progressi agricoli….

    Commento di La Gatta — 22 luglio 2008 @ 2:05 PM | Rispondi

  12. ma nooooo…. è vero!!!!!Cavolino! ma vieni! allora mi faccio viva si! 😀

    Commento di Katie — 22 luglio 2008 @ 10:33 PM | Rispondi

  13. Penso che i ricordi belli, siano per forza, velati di malinconia.
    Sono la foto, stampata nell\’anima, di qualcosa, che ci faceva stare bene e che non c\’è più.
    Riviverli, significa fare, ogni volta, un salto indietro, misurando, attimo dopo attimo, il tempo passato.
    In estate c\’era più tempo per vivere momenti così, come anche nelle feste e la mente era più serena per apprezzarli e…archiviarli.
     
    "SIGH…" (sospiro)…
    Kali
     

    Commento di Kalispera — 24 luglio 2008 @ 2:38 PM | Rispondi

  14. Qui si parla di pucce, pasticciotti, lecce, bari….
     
    ma voi che ne sapete, eh? Che ne sapete? 🙂
     
    un mio caro amico spagnolo, ogni volta che mi vede dice "Ahy Antonio, todavia tenemos que romanizar a los barbaros". Intende noi europei del Sud verso gli amici europei del Nord…
     
    Beh….fate le debite proporzioni… 😛

    Commento di Antonio — 24 luglio 2008 @ 7:14 PM | Rispondi

  15. oh cielo, la via della civiltà passa per una puccia???
     
     

    Commento di La Gatta — 24 luglio 2008 @ 7:16 PM | Rispondi

  16. Voglia di vacanza dopo un anno di lavoro..di perdere la cognizione del tempo e buttare via l\’orologio..quel tempo tanto crudele da rubarti ogni momento della giornata.. Cambiare aria e occhi….come ti capisco sai..Prendere il giorno per il verso giusto e partire..in un posto lontano….lontano..
    Un dolce sorriso per te..
                                               *TereZa*

    Commento di TereZa — 24 luglio 2008 @ 7:21 PM | Rispondi

  17. che bello la gatta sul tetto che scotta…attenta alle ustioni baci e rose
     
    krys

    Commento di Krys — 24 luglio 2008 @ 8:04 PM | Rispondi

  18. Buona vacanza a chi parte, ricordatevi di chi rimane a lavorare anche se vicino al mare!

    Commento di Gaetano — 26 luglio 2008 @ 3:07 PM | Rispondi

  19. Dai Gatta, resisti ancora un po\’. Dopotutto hai un trullo da arredare 🙂 Certo non è come una casa vera, ma può diventare divertente!Baciiii

    Commento di rosa — 4 agosto 2008 @ 10:09 am | Rispondi

  20. argh!
    è proprio questo!!!che io lavoro e mi vengono in mente le cose trulle..
    ma lavoro!!!
     
    però è vero, ce l\’ho quasi fatta…
     
     

    Commento di La Gatta — 4 agosto 2008 @ 3:24 PM | Rispondi


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